venerdì 25 novembre 2022

Lo faccio cornuto con lui che guarda

 Sono sempre Daniela e dopo tanti anni ho nuovamente la voglia di raccontarvi le mie avventure erotiche.

Non so se l'ho già detto, ma vivo in toscana, vicino a Firenze , faccio l'impiegata e sono una mamma ed una moglie, di quelle come se ne vede tante, sempre impegnata tra lavoro, figli e mariti, insomma sono la classica signora per bene, dal quale non sempre ci si aspetta tanta trasgressione nel privato.

Con mio marito è tanto che parlavamo di un incontro tre, lui ama da matti essere cornuto, nonostante sia di per sè un ottimo amante, ha questo desiderio da molto. Ho sempre trovato molto bizzarra questa sua richiesta, tuttavia non nego che fosse anche eccitante. 

Un giorno lo trovai , mentre stava guardando un video porno, davanti al pc e fu l'occasione per parlare ancora più approfonditamente dell'argomento. Stava infatti guardando un porno italiano, nel quale una moglie faceva cornuto il marito con un ragazzo bello e dotato, davanti al marito che si segava. Lui mi spiegò che questa era proprio la fantasia , che aveva in mente con me.

Solo qualche giorno dopo, ricevetti, un messaggino da un mio collega, era un messaggio scherzoso ma anche intimo e provocante, come me ne aveva fatti nell'ultimo anno. Era chiaro che ci stava provando da mesi, ma io non gli detti mai corda, fino a quel giorno.

La fantasia di mio marito , mi stava stuzzicando e pensai se fosse proprio Giovanni, il terzo da mettere nel nostro letto?  Iniziai quindi a scambiarci messaggi con toni diversi, dandogli una maggiore confidenza, fin quando giorno dopo giorno, Giovanni comprese il gioco nel quale volevamo coinvolgerlo e ne fu felice.

Una sera nella quale i bambini erano a dormire da mia mamma, prendemmo il pretesto per invitarlo a casa per una cena.  Dopo una cena fatta di sorrisi, buone maniere e battute, andammo a sedere tutti e tre sul divano, io che indossavo una minigonna mi misi nel mezzo e non nego che iniziai un pò a fare la scema.

"Beh chi ce l'avrà più grosso tra voi due?"  Questa frase uscì dalla mamma e moglie per bene, senza nessun imbarazzo per me, ma lasciando abbastanza stupiti ed anche felici i miei due partner. Iniziai quindi a tastare da sopra i pantaloni entrambi, per poi mollare il cazzo di mio marito, abbassare la zip dei bottoni di Giovanni ed iniziare a succhiargli il cazzo. Non era grande, mio marito da quel punto di vista aveva la moglie, ma succhiarlo davanti a lui, fu egualmente molto eccitante.

Mentre io succhiavo il cazzo di Giovanni, mio marito mi mise a pecorina sul divano mi alzò la gonna e scostandomi il perizoma inizio a scoparmi da dietro. Ebbi a brevissimo un orgasmo, avevo un cazzo in bocca ed uno in figa per la prima volta, ed era davvero una sensazione lussureggiante.

Poi mio marito, propose di andare in camera da letto, dove lui si mise in un angolo su una sedia ed io Giovanni nel letto, dove lo cavalcai per un bel po' fino a farlo venire. Mio marito sborrò anche lui, masturbandosi e fu un'esperienza davvero bella ed eccitante.

martedì 5 gennaio 2016

In discoteca in estate ho fatto un pompino ad uno sconosciuto

Ciao a tutti da Daniela, questo è il mio terzo racconto, che una volta ancora tratta della mia adolescenza ed una volta ancora parla di sesso orale. Sono a dirvi che a me il sesso orale è piaciuto da sempre, per l'intensa sensazione di dare piacere e di avere un po' il "potere nella tua bocca". Sentire un uomo gemere al movimento della mia bocca, mi ha dato sempre gran soddisfazione e gioia. Ovvio come ogni donna mi aspetto anche di essere soddisfatta altrettanto, in quanto il piacere si dà ma si riceve anche, ma non capisco quelle donne che invece si fanno problemi a fare sesso orale con il proprio compagno.

Nel mio primo racconto, intitolato: " Il primo pompino di una ragazzina ", vi avevo raccontato appunto il mio primo pompino, da lì a breve ci fu anche il mio primo rapporto completo, sempre con lo stesso ragazzo  con il  quale erano seguiti altri rapporti, ma dopo 6 mesi circa mi stancai di lui e ci lasciammo. Da quel momento per oltre anno, non ebbi più esperienze con nessuno se non un timido bacio in campeggio dov'ero solita andare al mare con la mia famiglia.

In quegli anni di digiuno sessuale, ebbi modo di fantasticare molto, sul sesso orale, naturalmente sul farmi leccare cosa che nessuno aveva mai fatto fin adesso, neanche il mio primo ragazzo ed anche su come fare dei "pompini", capaci di dare vero piacimento agli uomini. Avevo scoperto che alcuni compagni di classe avevano imboscato dei  giornaletti porno  nei bagni e senza dire niente a nessuno me ne appropriai di nascosto. Dalla lettura ( se così si può dire.. ) di questo giornaletto mi feci una vera cultura sul piacere maschile. Quello che più affascinava erano i pompini e scoprii donne capaci di mettersi in gola, membri enormi. Scoprii introltre dallo stesso giornale che quella pratica ,  si chiamava pompini di gola profonda.

Non mi vergono a dire, che nonostante gli uomini nella media, non credano che noi donne, siamo capaci di azioni del genere ( né tantomeno immaginano che noi ci masturbiamo comunque più frequentemente di quello che si pensi.) iniziai in quel periodo ad esercitarmi a fare pompini. Il mio modello era una banana, con la quale mi  esercitavo tentando di  prenderla quasi tutta in bocca. Non nego, che mettermi la banana in bocca, mi provocava alle volte dei conati ma allo stesso tempo il senso del proibito di tale atto mi eccitava come una matta. Mi esercitavo anche a leccare bene la parte alta della cappella, quella che unisce appunto il pene alla cappella, che avevo avuto modo di leggere su un libro era una parte sensibile che dava molto eccitazione nell'uomo.

Andiamo un po' avanti adesso  all'estate di quell'anno ,avevo  16 anni e mezzo, ero come tutti gli anni al mare ad Albinia nella provincia di Grosseto  in campeggio dove stavo con i miei genitori. Tutti i giorni passava il pulmino che portava nella discoteca di Albinia che era distante poco più che 5 minuti. Convinsi i miei a mandarmici, in compagnia ovviamente delle mie amiche del campeggio. Eravamo tre e tutt'e tre, ci cambiammo furtivamente degli abiti che i nostri genitori avevano visto, per indossare tacchi e minigonna. Io, che come vi avevo detto ho un seno piuttosto prosperoso, una quinta, non passai certo inosservata, ma questo mi piaceva e faceva parte del gioco.

La serata scorre veloce ed ogni tanto qualche ragazzo si avvicina, ma devo dire che nessuno ci sa fare, tanto da attrarre le mie attenzioni. Sono le 23 30 ed alle 2 abbiamo il pulman che ci deve riportare a casa. Da lì a poco, finalmente inizio un ragazzo che mi piace, lui si avvicina e si presenta: "Ciao sono Giacomo, molto piacere" , "piacere mio", rispondo sorridendo.
Iniziamo a parlare, Giacomo ha vent'anni,  è al primo anno di università a Roma. Il tiposi dimostra un ragazzo molto garbato ed intelligente. In breve tempo stravolge però il suo personaggio di "bravo ragazzo" e mi dice: " Ti va di divertirci un po' assieme stasera?"  Ed io, gli rispondo subito: "Non puoi pretendere che una ragazza faccia sesso con un tizio che conosce da neanche un'ora" Lui mi sorride serenamente e mi dice: "Ascolta è estate, siamo ragazzi ed è bello avere esperienze come queste, si ha vent'anni una volta sola nella vita. Poi potresti solo farmi un pompino, non c'è bisogno di fare sesso". Alla parola "pompino" ebbi un sussulto, tutto di un tratto mi vennero in mente le mie prove davanti allo specchio, dove provavo a fare la "gola profonda". D'impulso risposi:  "E va bene, siamo giovani e dobbiamo divertirci, però voglio divertirmi anche io, ok?".  Giacomo sorrise contento e soddisfatto come un cacciatore che sa di avere in tasca la sua preda, quindi mi dice: "Certo , ovvio che ti soddisferò e stai certa che farò del mio meglio. Sono amico del proprietario della discoteca ed ho le chiavi di una piccola saletta privata al piano di sopra, seguimi". Lo seguo su per le scale, già pensando a come fare il meglio il mio dovere. Entriamo nella saletta, una piccola stanza con un divano blu circolare ed un piccolo tavolino, Giacomo inizia subito a baciarmi e nel contempo mi tasta il culo ed il seno. Cavolo! Questo tipo ci sa davvero fare, penso dentro di me, mentre mi bacia. Giacomo frettolosamente, inizia poi a togliersi i pantaloni e mi mette una mano sul suo cazzo. Io lo fermo subito e ribadisco con voce scherzosamente serena: "Ho detto che mi devi soddisfare e voglio essere la prima."  Giacomo ride una volta ancora, mi bacia nuovamente ed inizia quindi a palparmi sotto la sottana. Per sua sorpresa non indosso le mutandine (questo è il titolo anche del mio blog, in quanto per le serate speciali di sesso, sin da ragazzina, realmente non le porto.) , apre con la mano la mia figa, infilandoci un dito dentro, quindi mi invita a distendermi, mi toglie la gonna, apre le gambe ed inizia ad infilarmi la lingua in bocca. Una nuova sensazione di puro eccitamento, attraversa il mio corpo eccitato ed inizio a gemere lentamente. Giacomo sembra davvero esperto ed alternando lingua e dito mi provoca un orgasmo in meno di 5 minuti. "Ti è piaciuto?" mi sussurra con la sua solita aria da sbruffone. "Sei stato bravo", replico io con aria scherzosa e sorridente. So che adesso è il mio turno e non perdo tempo. Invito giacomo a sedersi, e mi finisco di spogliare velocemente. Quando il mio seno, esce fuori dal reggiseno, Giacomo non trattiene un "wahooo, che bello." Sono adesso, tutta nuda inginocchiata a terra alla pecorina , proprio davanti al  cazzo di Giacomo ed inizio a succhiarlo lentamente, mi soffermo prima sulla cappella e lo lecco come un gelato e cerco di usare al meglio le labbra senza mai usare i denti (così com'era scritto sulla rivista sconcia). Sento Giacomo gemere e continuo più o meno lentamente ad andare giù sul cazzo di Giacomo alternandomi fino a neanche a metà asta. Il cazzo di Giacomo non è grandissimo e comunque molto meno della banana con il quale avevo fatto le prove per la "Gola profonda", sono quindi sicura che posso riuscire a prenderlo tutto in bocca, ma voglio prima un po' farlo sospirare prima di dargli questa sorpresa. Per un minuto circa lo sego e lo guardo e di tanto in tanto gli do dei piccoli baci sulla cappella. Lo vedo eccitato e quasi pronto per venire, quindi decido di dargli il pezzo forte del repertorio. Mi riattacco al cazzo di giacomo e scendo lentamente fino a mezz'asta come avevo fatto fin ad allora, stringo le labbra e mi soffermo quindi continuo ad affondare con la bocca giù e raggiungo le palle, risalgo subito di scatto e lo pompo velocemente per qualche secondo raggiungendo sempre le palle e sentendomi il suo cazzo tutto in gola. do un'ultima pompata e raggiungo nuovamente il fondo, prendo aria dal naso ed affondo ancora spalancando la bocca a più non posso fin quando non sento Giacomo, che sta per esplodere. Giacomo stesso si alza e mi dice " Cazzo dai ! Voglio sborrare sulle tue tette". Detto fatto, Giacomo spruzza diversi colpi di calda sborra sulle mie tette e mi sento super felice del mio operato che ha portato questo grande risultato. I commenti di Giacomo sulla mia prestazione, sono super lusinghieri; capisco adesso che se prima era lui il ragazzo esperto ad avermi in pugno, adesso sono io ad averlo conquistato del tutto.

Sono le 2 di notte passate, il pulman è già partito, fortunatamente però Giacomo si fa prestare la macchina da un amico e mi raccompagna a casa in orario. Ci baciamo in bocca e ci salutiamo, lui mi chiede il numero, io glielo do, ma di lì a pochi giorni le mie vacanze sarebbero finite e non ho più visto Giacomo, nonostante mi abbia chiamato diverse volte anche d'inverno chiedendomi di vedermi.







domenica 18 ottobre 2015

il primo pompino di una ragazzina perbene nei bagni della scuola

Come vi avevo promesso, sono qui a raccontarvi qualcosa di piccante. Il racconto che mi appresto a narrarvi, parla della prima volta che ho fatto sesso orale. Ricordo ancora benissimo quel momento denso di imbarazzo  eccitazione e un po' di libera trasgressione giovanile. Come tutte le prime volte, solo quell'esperienze che non si dimenticano mai e si portano nel bene e nel male per tutta la vita nei nostri ricordi.

Avevo sedici anni, ed ero una delle tante razze per bene che frequentavano un  noto Istituto Tecnico Commerciale di Firenze. Non ero mai stata una ragazza facile, né tanto meno una ragazza che pensava molto al sesso. Fino  ad allora, ero stata, una delle poche ragazze della classe, che non aveva avuto esperienze sessuali ed appunto fino all'inizio di quell'anno non sentivo neanche la voglia né la curiosità. Tutto cambiò l'estate prima dell'inizio del nuovo anno scolastico, conobbi un ragazzo molto bello al campeggio a Marina di Grosseto, dove ero solita andare con i miei genitori da anni. Quel ragazzo di vent'anni, dal bel viso e dal corpo muscoloso, inizia a sognarlo ogni notte e non erano certo sogni casti. Fu da quel momento che la mia curiosità ed il mio appetito sessuale, iniziarono a svilupparsi tutto all'improvviso. Neanche vi sto a dire che io con quel ragazzo al mare non ci ho mai fatto niente, se non scambiarci poche parole.

Finita l'estate, avevo iniziato l'anno con uno spirito molto diverso ed ero dentro di me, determinata ad avere anche un'esperienza di sesso. Inizia a confidarmi con qualche amica di scuola più esperta di me e le confessai scherzando le mie voglie. Cambiai atteggiamenti anche verso le battutine piccanti di alcuni compagni di scuola, che erano soliti fare apprezzamenti più o meno velati suo miei seni. Ero la ragazza con il seno più capiente della classe, una quarta di seno che in età di ormoni liberi, come quella che attraversavamo a scuola alla nostra età, attraevano le attenzioni di molti. Tutto sommato non ero una ragazza bella, direi forse carina o comunque nella norma, ma i miei seni mi facevano probabilmente una preda molto ambita. Come detto il mio atteggiamento alle battute cambiarono, se prima ero del tutto indifferente o indispettita, adesso in alcuni casi, ridevo a sorridevo alle solite battute senza però peccare in volgarità estrema.

C'era un ragazzo della mia classe, che ci andava pesante più di tutti, con le battute e devo dirvi la verità, egli non mi dispiaceva come tipo. A fine scuola, ebbi l'occasione di scambiarci 2 chiacchere da sola. Camminavamo assieme, tornando entrambi alle nostre rispettive case e fu così l'occasione di fare 2 chiacchere. Lui,  un po' come tutti i maschi che fanno i bulli quando sono nel branco, si dimostrò invece assai timido in quell'occasione e fui io stesso a prendere l'iniziativa. Ero determinata a provare e con aria di sfida gli dissi " Quindi ti piacciono davvero i miei seni?" Lui rispose attonito ed imbarazzato: "Beh si che mi piacciono sono davvero molto belli". A quel punto io gli dissi ancora: "Se ci vuoi giocare, domani poco prima dell'intervallo fatti trovare nei bagni delle donne al piano di sotto io ti aspetterò lì". Dopo poco cambiai strada per tornare a casa e me ne andai a casa.
La notte , non riuscì a dormire e mi masturbai mentre feci dei veri e propri pensieri su alcuni porno italiano..
che avevo visto
Il giorno dopo puntuale poco dopo l'intervallo mi recai ai bagni della scuola del piano di sotto, bagni che erano in un piano dove non si svolgevano lezioni e che erano, per questo spesso luogo di incontri galeotti degli studenti. Quando arrivai, Giacomo era già lì ad aspettarmi. Giacomo stava per iniziare a parlare ma io con la mano gli tappati la mano e lo spinsi nel bagno. Lui non perse tempo, iniziammo a baciarci e nel contempo lui inizio a palparmi le tette. Ero molto emozionata ed anche un po' imbarazzata, ma l'idea di essere toccata così come non l'ero mai stata mi eccitava tantissimo, tanto che mi sentii la figa bagnarsi immediatamente. Dopo pochi minuti Giacomo mi fece una proposta indecente e mi disse: " Ti va di farmi un pompino. L'hai mai fatto?". Io un poco imbarazzata, risposi con grande innocenza: "Mi piacerebbe ma non sono capace, non l'ho mai fatto". Giacomo mi rassicurò mi disse di non preoccuparmi che avrebbe fatto tutto lui. Mi fece inginocchiare a terra e tirò fuori il suo cazzo. Lo confesso, ero molto emozionata, da quell'incontro ravvicinato; avevo parlato con amiche con alcune amiche di come si fanno i pompini e cercai di fare mente comune per dare il meglio di me stessa . Le mie amiche mi avevano spiegato che ai ragazzi piace che si vada fino in fondo veloci  su e giù con la bocca e nel contempo si muova bene la bocca soprattutto nella cappella che è la parte più sensibile. Inizia quindi provando a ficcarmi tutto il cazzo in bocca al primo colpo e ne rimasi subito strozzata; al mio gesto Giacomo si irrigidì e gemette immediatamente di piacere e mi disse di continuare così. Continuai quindi sempre andando giù il più possibile e Giacomo  dopo poco più che un minuto, inizio a toccarsi  e subito dopo venne sulla mia faccia e sulla mia camicetta. Per la prima volta, avevo sentito il sapore del cazzo e della sborra e se da una parte mi disgustava dall'altra parte, quell'odore e quel sapore mi fece sentire una donnaccia, ma mi resi conto che in definitiva quella stato d'animo un po' mi piaceva. Mi pulì la bocca e mi riordinai ed entrambi tornammo in classe. Sulla mia camicetta c'era ancora lo sperma di Giacomo e per tutto il tempo da lì alla fine della lezione, quell'odore mi portava a fare pensieri sporchi. Arrivata a casa, mi chiusi nella mia camera, mi tolsi la camicetta, inizia ad annusarla proprio nel punto dov'era sporca di sperma e quindi mi feci un ditalino fino a raggiungere un bellissimo orgasmo.

Giacomo è stato anche il primo ragazzo con il quale ho avuto il mio primo rapporto sessuale, ma forse questo ve lo racconterò un'altra volta.

Un Bacio
Daniela

domenica 11 ottobre 2015

Presentazione di una donna che non ama portare le mutandine



Eccoci, qua questa sono io e vi preannuncio già che non ci saranno altre mie foto in futuro.  Mi presento, mi chiamo Daniela sono di Montelupo Fiorentino, una piccola città nell'interland fiorentino, dove io con mia marito e la mia famiglia viviamo da ormai 10 anni.

Sono una mamma felicemente sposata che lavora e vive ogni giorno con passione e dedizione la sua vita, non scordandosi mai di essere una donna con tutte le sue necessità.

Spero di avere il piacere di fare conversazioni con qualcuno di voi, di poter parlare magari di erotismo, che non lo nego è una mia passione. Quello che vi chiedo è però di non chiedermi incontri di nessun tipo. Per gli incontri ci sono le chat oppure degli appositi siti. Io non incontro.

Veniamo adesso al mio blog, non voglio che questo sia un sito porno come ce ne sono tanto, vorrei che qui si parlasse di erotismo, di fantasie nascoste, senza però che si esca dai canoni della buona educazioni o si dilaghi nella volgarità. Il Titolo "Senza le Mutandine" , vuole esprimere il modo di essere di alcune donne, tra le quali anche io che amano per comodità ed anche diciamo il vero per provocazione non indossare le mutandine. Per questo ho deciso di dare al mio blog questo titolo.

Per oggi vi saluto e prometto che nel prossimo Blog vi racconterò qualcosa di un po' più proibito che mi riguarda. Ho molte avventure e fantasie ancora inespresse da raccontarvi. Aggiungete questo blog ai vostri preferite  non ve ne pentirete.

Un bacione
Daniela